Profumo

Luigi Russolo

1910

Luigi Russolo, Profumo, 1910, olio su tela, Mart, Collezione VAF-Stiftung

Luigi Russolo, Profumo, 1910, olio su tela, Mart, Collezione VAF-Stiftung

Artista
Russolo Luigi (1885 - 1947)
Titolo
Profumo
Data
1910
Tecnica
olio su tela
Tipologia
dipinto
Dimensioni
65,5 x 67,5 cm
Collezione
Mart, Collezione VAF-Stiftung
Numero di inventario
MART 986

L'opera

Quest’opera del 1910 si inserisce nella produzione futurista di Russolo e si avvicina ai dettami della nuova pittura enunciati nei due manifesti dello stesso anno: il "Manifesto dei pittori futuristi" e "La pittura futurista manifesto tecnico". L’atmosfera inebriante del profumo diventa il centro della composizione più ancora del soggetto rappresentato e viene resa attraverso sottili pennellate di colore, accostate secondo la tecnica divisionista a cui il primo futurismo si rifà apertamente. Il profilo estatico della donna protagonista della composizione sembra quasi perdere i propri contorni e sfaldarsi nell’ambiente, fino a rendere quella visione atmosferica e simultanea tanto cara ai futuristi. Diversi critici hanno notato l’affinità di questo dipinto con "Studio di testa femminile" di Boccioni a riprova della comune influenza su entrambi della pennellata filamentosa di Previati, come anche della vicinanza delle loro ricerche in quegli anni.

L'artista

Luigi Russolo comincia l’apprendistato artistico dopo essersi trasferito a Milano nel 1901, frequentando le lezioni dell’Accademia di Brera e attraverso l’attività di apprendista restauratore. La produzione incisoria dei primi anni milanesi lo fa notare ai futuri amici Carlo Carrà e Umberto Boccioni. Nel 1910 l’incontro con Filippo Tommaso Marinetti lo porta ad aderire al Futurismo e a sottoscrivere il "Manifesto dei pittori futuristi" e "La pittura futurista manifesto tecnico". Negli anni precedenti al primo conflitto mondiale si avvia un’intensa attività espositiva con i compagni futuristi, all’interno della quale va ricordata l’importante mostra del 1912 alla Gallerie Bernheim-Jeune di Parigi. Nel 1916 pubblica "L’Arte dei rumori". Negli anni del dopoguerra Russolo si concentra sull’aspetto musicale-rumorista della sua produzione. Dagli anni Trenta risiede sul Lago Maggiore dove all’attività pittorica e musicale accosta anche la riflessione filosofica pubblicando nel 1938 il trattato "Al di là della materia".

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