Archivio del ’900
Al Mart gli Archivi storici e la Biblioteca specialistica costituiscono l’Archivio del ’900: un laboratorio culturale in cui attività espositiva, studio e ricerca sono strettamente connessi.
Oltre 80 fondi librari e documentari di artisti, architetti, critici e gallerie integrano le Collezioni con documenti storici, oggetti personali degli artisti e materiali inediti, restituendo una narrazione del Novecento italiano unica nella sua articolazione e completezza.
La Biblioteca è specializzata nell’arte del XIX e XX secolo, con una particolare attenzione alle avanguardie. Conserva circa 1.600 testate di periodici e oltre 85.000 volumi monografici, fra i quali una ricca raccolta di editoria futurista originale, libri d’artista, riviste d’artista e più di 12.000 cataloghi di mostre.
Per ricerche negli Archivi storici è accessibile il Catalogo Integrato del Mart (CIM). Per cercare libri, articoli e risorse online della Biblioteca specialistica puoi consultare il catalogo del Sistema Bibliotecario Trentino (PRIMO).
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Orari
Venerdì 10.00 - 13.00
Per la documentazione d’archivio è necessario fissare un appuntamento.
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Attività
Mostre
Gli Archivi storici selezionano la documentazione destinata ad affiancare le opere d'arte nelle sale di visita, progettano mostre dedicate ai fondi d’archivio e concedono in prestito i propri materiali per eventi in altre sedi.
Editoria
L'Archivio del ’900 cura specifiche collane editoriali, che raccolgono gli studi svolti a partire dai materiali conservati: i Quaderni d'architettura, i Documenti e gli Inediti, i Quaderni dell’Archivio di Nuova Scrittura e gli Inventari.
Approfondimenti
Patrimonio
Quando il Mart non esisteva ancora, il nucleo di quello che sarebbe diventato l’Archivio del ’900 si era già formato. Nel 1987, al momento della sua istituzione, il Museo ereditava il patrimonio della Galleria permanente e Museo Depero (1957) e di altri enti pubblici.
Il patrimonio lasciato al Comune di Rovereto dall’artista futurista Fortunato Depero e in seguito dall’architetto Angiolo Mazzoni annoverava migliaia di opere, libri e documenti. Questo lavoro è proseguito negli anni e ha messo a disposizione degli studiosi un numero sempre crescente di fondi documentari e librari relativi all'arte e all'architettura italiana del XX secolo. Fonti ricchissime - e in parte ancora inesplorate - per lo studio delle vicende storico-artistiche del secolo scorso.
Guida all'Archivio del ’900
Gli Archivi storici
L'incremento del patrimonio archivistico ha seguito alcuni filoni tematici collegati alle origini delle raccolte e intrecciati col patrimonio della biblioteca, individuati in questi ambiti:
Il Futurismo
Negli anni Novanta il Mart ha accolto alcuni tra i più importanti archivi futuristi: il fondo delle segretarie di Marinetti, le sorelle Angelini; quello del giornalista e promotore culturale Mino Somenzi; le carte di Gino Severini, Thayaht, Tullio Crali, Giannina Censi, Carlo Carrà, Quirino De Giorgio, Giuseppe Preziosi, Luigi Russolo e Corrado Forlin. Queste acquisizioni hanno portato allo sviluppo di un Centro internazionale di studi, capace di generare nuove prospettive per la ricerca sul movimento d’avanguardia.
La raccolta futurista non ha mai cessato di crescere: in anni più recenti si sono aggiunti gli archivi di Mario Carli e Mario Dessy, le carte di Angelo Vignazia e Giannetto Malmerendi, il Fondo Cherini Morpurgo.
L’architettura
Grazie all’origine trentina di importanti personalità come Luciano Baldessari, Adalberto Libera, Ettore Sottsass sr, Gigiotti Zanini e Gino Pollini, il Mart ha avuto fin dagli esordi un’attenzione particolare nei confronti dell’architettura. A questi grandi nomi il Museo dedicava parallelamente una serie di rassegne nella sede storica di Palazzo delle Albere tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta.
Pur proseguendo su questa linea e accogliendo i fondi dei trentini Giovanni Lorenzi, Michelangelo Perghem Gelmi, Gian Leo Salvotti, negli anni l’Archivio ha aperto le porte anche a esponenti dell’architettura italiana del Novecento: sono entrati così a far parte del patrimonio i complessi documentari di Gaetano Ciocca, Francesco Mansutti e Gino Miozzo, Maurizio Mazzocchi, o - in anni più recenti - Roberto Narducci e Armando Ronca.
L'arte e la critica
Al momento della sua istituzione, il Mart annoverava già nel suo patrimonio archivi di fondamentale importanza per ricostruire il dibattito storico-artistico italiano del XX secolo: se i primi fondi (archivi di Carlo Belli, Silvio Branzi, Riccardo Maroni) sono giunti al Mart soprattutto grazie allo stretto legame dei loro produttori con il territorio trentino, i nuclei acquisiti successivamente sono pervenuti spesso in connessione all’attività espositiva del Museo (si vedano gli archivi di Karl Plattner e Vittore Grubicy) e comprendono le carte personali di artisti, scrittori, giornalisti e critici d’arte di importanza internazionale, protagonisti della storia dell’arte del Novecento (i fondi Mario Radice, Margherita Sarfatti, Enrico Baj, Agenore Fabbri).
Le ricerche verbo-visuali
Nel 1998, con il deposito del vasto patrimonio archivistico-librario dell’Archivio di Nuova Scrittura, il Mart ha ampliato i propri settori d’interesse alle ricerche verbo-visuali internazionali, eredi delle sperimentazioni tipografiche futuriste. Questa presenza ha favorito l’acquisizione di altri fondi archivistici e librari legati alle ricerche tra parola e immagine. Tra questi, oltre alla raccolta della collezionista Tullia Denza, la documentazione relativa a poeti visivi (Stelio Maria Martini, Ugo Carrega, Mirella Bentivoglio, Lamberto Pignotti), mail-artisti (Betty Danon, David Cole), protagonisti dell’ala creativa dei movimenti di contestazione (Pablo Echaurren, Giancarlo Pavanello), graphic designer (Leonardo Sonnoli, Piermario Ciani).
Curiosità dall'archivio
La Biblioteca specialistica
I fondi librari del Mart sono caratterizzati dalla presenza di raccolte bibliografiche appartenute ad artisti, architetti, critici d’arte. Queste biblioteche d’autore sono spesso integrate dalla documentazione degli Archivi storici e costituiscono uno strumento unico per la ricerca. Molti libri portano vecchie collocazioni, inserti, segni di attenzione, note manoscritte e dediche autografe che testimoniano l’attività intellettuale, la rete di relazioni, il contesto storico culturale dell’autore. Tra le raccolte particolarmente significative per essere state strumenti di lavoro e luogo di incontro ci sono l’ampia biblioteca di Carlo Belli e quella di Margherita Sarfatti.
Ai fondi librari storici si aggiungono i numerosi titoli della biblioteca corrente: una sezione che ha origine nelle raccolte librarie di Palazzo delle Albere, sede storica del Mart a Trento, e del Museo Depero, l’attuale Casa d’Arte Futurista Depero. Nel corso degli anni la politica di scambi, donazioni e acquisizioni ha permesso l’incremento di questo patrimonio che ad oggi conta circa 40.000 volumi. Oltre che strumento di consultazione interno all’istituzione, la biblioteca è diventata così punto di riferimento anche per studenti universitari, ricercatori e specialisti del settore.
Parte integrante dell’attività della Biblioteca è l’impegno nella digitalizzazione e nell’indicizzazione di documenti rari, difficili da reperire o soggetti a deterioramento, come i periodici di ricerca artistica e di critica d’arte della seconda metà del Novecento. Per favorirne la consultazione, anche a distanza, il Mart ha aderito a progetti di banche dati in collaborazione con enti universitari e di ricerca:
Capti
È un progetto di digitalizzazione e consultazione online di riviste d’arte del Novecento realizzato in collaborazione con il Laboratorio per le arti visive della Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università degli Studi di Udine e l’Università degli Studi di Siena. L’acronimo sta per “contemporary art archives periodicals texts illustrations” e il suo obiettivo è di analizzare la diffusione della cultura contemporanea, approfondendo temi come il rapporto tra cultura ‘alta’ e cultura ‘bassa’. Delle ventuno riviste digitalizzate, diciotto sono conservate nei fondi librari Archivio di Nuova Scrittura, Enrico Baj e Stelio Maria Martini della Biblioteca del Mart.
Consulta la banca dati del progetto Capti
Engibank
Engineering and Architecture Database è l’indice bibliografico della Biblioteca di Ingegneria dell'Università degli Studi di Trento e della Biblioteca del Mart che ha messo a disposizione le raccolte - in alcuni casi complete - delle annate storiche di testate italiane di architettura molto diffuse, come “Casabella” e “Domus”, e di riviste di ambito internazionale di più rara reperibilità, presenti nei fondi librari storici appartenuti ad architetti.
Consulta la piattaforma Engibank
Archivio possessori
La Biblioteca del Mart, con le altre biblioteche di conservazione del Sistema Bibliotecario Trentino, partecipa al censimento di antichi possessori e note di possesso promosso dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. L'Archivio dei possessori è un progetto di rilevazione e documentazione fotografica dei dati dei contrassegni di possesso degli stampati e dei manoscritti della Biblioteca Nazionale Marciana e delle biblioteche partecipanti, avviato nel 2014. È un archivio di immagini, complementare ai cataloghi, creato allo scopo di individuare anche visivamente i contrassegni di provenienza.
Consulta la banca dati