Natura morta

Giorgio Morandi

1916

Giorgio Morandi, Natura morta, 1916, riproduzione tipografica, Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali

Giorgio Morandi, Natura morta, 1916, riproduzione tipografica, Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali

Artista
Morandi Giorgio (1890 - 1964)
Titolo
Natura morta
Data
1916
Tecnica
riproduzione tipografica
Tipologia
stampa
Dimensioni
881 x 642 mm foglio
582 x 531 mm disegno
Collezione
Mart, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni culturali
Numero di inventario
PAT 368412

L'opera

Questo quadro di Giorgio Morandi è in realtà una replica di una natura morta dipinta dallo stesso artista l’anno precedente per la Seconda Mostra del Novecento Italiano. Si tratta dell’unico caso di replica letterale nell’intero catalogo pittorico morandiano. L'artista deve avere considerato questa composizione un importante punto di arrivo tanto da dedicargli una doppia stesura. Nella pittura morandiana degli anni Venti, questa natura morta presenta infatti importanti novità: il cospicuo numero di oggetti raffigurati, la tecnica rappresentativa, la compresenza di utensili da cucina e oggetti di atelier, solitamente tenuti distinti. Nel riposo apparente della composizione di questo quadro, Morandi trova un difficile equilibrio: la luce proviene infatti dalla parte dello spettatore e le ombre risalgono, in senso contrario, le stesse direttrici diagonali, lungo le quali gli oggetti scendono verso il primo piano.

L'artista

Nel 1907 si iscrive all’Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1913. Nel 1915, poco prima di essere chiamato alle armi, inizia a insegnare disegno nelle scuole elementari. Nel 1919 incontra Carrà e de Chirico; conosce Mario Broglio e il gruppo di “Valori Plastici”, con cui espone a Berlino nel 1921. Partecipa alle due grandi rassegne del gruppo sarfattiano di Novecento a Milano, nel 1926 e nel 1929, pur non aderendo al movimento. Nel 1930 gli viene assegnata per chiara fama la cattedra di incisione all’Accademia di Bologna e negli stessi anni espone con intensità sia in Italia, come alle Biennali di Venezia del 1928, 1930, 1934, sia all’estero. È fra i pochi artisti italiani invitati a partecipare all’edizione del Premio Carnegie di Pittsburgh (1929, 1930, 1933, 1936 e oltre). Nel 1939, alla III Quadriennale di Roma, ottiene il Secondo Premio per la pittura. La Biennale di Venezia del 1948 gli assegna il Gran Premio per la pittura. Negli ultimi anni della sua vita numerose e prestigiose sono le sue partecipazioni a mostre, soprattutto all’estero.

Richiedi l'immagine

Le immagini delle opere sono utilizzabili esclusivamente per attività didattiche non finalizzate alla pubblicazione. Altri scopi sono espressamente vietati. L’Archivio fotografico e Mediateca del Mart fornisce file ad alta risoluzione, se disponibili, a scopo di studio, ricerca, produzioni editoriali e pubblicazioni anche online. La richiesta va inviata via email all'indirizzo photoarchive@mart.tn.it compilando l'apposito modulo, corredato dalla presentazione del progetto. Il Mart si riserva il diritto di concedere l’utilizzo di immagini per finalità commerciali valutando la rilevanza culturale dei progetti.

Scopri di più

Richiesta di prestito

Il Mart collabora con altri musei e istituzioni culturali per la valorizzazione del patrimonio. Contattaci via email all'indirizzo registrar@mart.tn.it per informazioni sul prestito di quest’opera.

Scopri di più

Potrebbe interessarti anche