Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce)

Giacomo Balla

1912-1913

Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce), 1912-1913, olio e matita su carta intelata, Mart, Deposito collezione privata

Giacomo Balla, Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce), 1912-1913, olio e matita su carta intelata, Mart, Deposito collezione privata

Artista
Balla Giacomo (1871 - 1958)
Titolo
Compenetrazione iridescente n. 4 (Studio della luce)
Data
1912-1913
Tecnica
olio e matita su carta intelata
Tipologia
dipinto
Dimensioni
55,5 x 76,5 cm
Collezione
Mart, Deposito collezione privata
Numero di inventario
MART 2304

L'opera

"Compenetrazione iridescente" viene dipinta da Balla nel 1912, due anni dopo la nascita del futurismo in pittura con la redazione del "Manifesto dei Pittori Futuristi". L'interesse scientifico per gli effetti della luce influenza tutta l’esperienza futurista di Balla e si intensifica nell’inverno 1912-13, quando l’artista si trasferisce a Düsseldorf, per lavorare alle decorazioni di Casa Löwenstein. Qui realizza le prime opere del ciclo delle "Compenetrazione iridescenti", ciclo a cui appartiene il quadro qui esposto, in cui gli effetti di luce e movimento sono ridotti a schemi geometrici di triangoli colorati. In una lettera del luglio 1912 Balla scrive a proposito dei colori iridescenti riflessi nelle acque, come di effetti che è meglio considerare non dipingibili: “tutto diventa, per la qualità della luce, più misterioso e velato, e la materia meno reale...”.

L'artista

Nel 1895, dopo aver frequentato per pochi mesi l’Accademia Albertina, lascia Torino e si trasferisce a Roma. Nel 1900 soggiorna per sei mesi a Parigi, dove studia le tecniche dell’impressionismo e del postimpressionismo. Rientrato a Roma, accoglie nel suo atelier i giovani pittori Boccioni e Severini. Nel 1910 firma il "Manifesto tecnico della pittura futurista", ma rimane esterno al movimento fino al 1912. Inizia a comporre tavole parolibere e partecipa all’attività interventista del gruppo futurista; con Depero pubblica, nel 1915, il manifesto "La ricostruzione futurista dell’universo". Durante la guerra Balla si occupa soprattutto di design, arti applicate e moda. Nel 1925, con Depero e Prampolini rappresenta l’Italia a Parigi all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes. Dalla metà degli anni Trenta i suoi rapporti con il futurismo vanno allentandosi progressivamente, fino al vero e proprio distacco, avvenuto nel 1937. Da questa data Balla ritornerà alla pittura figurativa.

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