Chiaro oscuro / oscuro chiaro

Mario Merz

1983

Mario Merz, Chiaro oscuro / oscuro chiaro, 1983, neon, fascine, strutture metalliche, vetro, creta, morsetti e cemento, Mart

Mario Merz, Chiaro oscuro / oscuro chiaro, 1983, neon, fascine, strutture metalliche, vetro, creta, morsetti e cemento, Mart

Artista
Merz Mario (1925 - 2003)
Titolo
Chiaro oscuro / oscuro chiaro
Data
1983
Tecnica
neon, fascine, strutture metalliche, vetro, creta, morsetti e cemento
Tipologia
installazione
Dimensioni
300 x 1.000 x 600 cm
Collezione
Mart
Numero di inventario
MART 353

L'opera

Le opere chiamate "Igloo" vengono concepite da Mario Merz dal 1967 e diventano ben presto un elemento di forte riconoscibilità nella sua produzione. L’igloo rappresenta il prototipo di un’architettura primitiva che per il suo carattere di mobilità rappresenta il luogo ideale dell’artista, figura che agli occhi di Merz si distingue per un approccio nomade e provvisorio alla vita. Spesso nei suoi lavori l’artista utilizza materiali che suggeriscono una contrapposizione tra artificiale (vetro, tubi metallici e neon) e naturale (fascine, cera, creta). In questo caso il contrasto dei materiali riprende il gioco di parole del titolo, la chiarezza corrisponde alla trasparenza dei vetri, mentre l’oscurità corrisponde al coacervo disordinato di fascine, allusione a un mondo pre-culturale e misterioso.

L'artista

Nei primi anni Cinquanta inizia a dipingere ad olio tele espressioniste, la sua produzione si orienta successivamente verso l’informale. A partire dal 1966 comincia ad esporre oggetti tratti dalla vita quotidiana. Ma è nel 1967 che, prendendo parte al movimento dell’Arte Povera, il mondo organico diventa lo sfondo tematico delle sue opere. Nel 1968 introduce nelle sue creazioni la forma dell’igloo come prototipo di architettura primitiva. Nel 1970 inizia a servirsi, all’interno dei suoi lavori, della formula di Fibonacci. Dalla fine degli anni Settanta si riaccosta alla figurazione con opere caratterizzate da grandi figure di animali e soggetti mitologici. La sua prima personale in un museo statunitense risale al 1972, presso il Walker Art Center di Minneapolis, mentre in Europa è la Kunsthalle di Basilea il primo museo ad organizzare una sua personale nel 1975. Nel 1989 il Solomon R. Guggenheim Museum di New York gli dedica un’importante retrospettiva. In questi anni partecipa alle più importanti rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia e Documenta di Kassel.

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