Bagnante (Ritratto di Raissa)

Giorgio de Chirico

1929

Giorgio de Chirico, Bagnante (Ritratto di Raissa), 1929, olio su tela, Mart, Collezione privata C. J.

Giorgio de Chirico, Bagnante (Ritratto di Raissa), 1929, olio su tela, Mart, Collezione privata C. J.

Artista
de Chirico Giorgio (1888 - 1978)
Titolo
Bagnante (Ritratto di Raissa)
Data
1929
Tecnica
olio su tela
Tipologia
dipinto
Dimensioni
46,5 x 35,5 cm
Collezione
Mart, Collezione privata C. J.
Numero di inventario
MART 230 dep

L'opera

Con quest’opera l’artista rende omaggio alla sua prima moglie, Raissa Gourevitch, con la quale vive in quegli anni a Parigi. Raissa Gourevitch è un’attrice slava incontrata da de Chirico tra le quinte del teatro d’Arte a Roma durante la rappresentazione della tragicommedia del fratello Savinio, "La morte di Niobe", con scene realizzate dallo stesso Giorgio de Chirico. La donna, prima attrice e poi archeologa, dai capelli tagliati alla maschietta e gli occhi profondi, affascina il pittore per il suo carattere e la sua cultura. Nel dipinto la ritrae nuda di spalle mentre si volta verso di noi, sullo sfondo di un cielo azzurro solcato da nuvole. Questo quadro inaugura una serie di nudi femminili in riva al mare che presentano un chiaro omaggio a Pierre-August Renoir che, in questa fase della sua pittura, il maestro della metafisica imita nel colore e nella pennellata.

L'artista

Dopo gli studi artistici ad Atene, nel 1905 si trasferisce con la madre e il fratello a Monaco di Baviera. Nel 1911 partecipa al Salon d’Automne e al Salon des Indépendants di Parigi. Rientra assieme al fratello in Italia, dove, tra il 1915 e il 1917, incontra de Pisis e Carrà a Ferrara, insieme ai quali elabora la teoria della pittura metafisica. Dal 1918 collabora con la rivista "Valori Plastici" mentre del 1919 è la sua prima personale alla Galleria Bragaglia di Roma. Nel 1921 sue opere sono presenti nella mostra itinerante realizzata da "Valori Plastici" a Berlino, Hannover e Amburgo e nella primavera del 1922 Paul Guillaume organizza a Parigi un’importante personale dell’artista. Dalla metà degli anni Trenta partecipa con assiduità alle più importanti manifestazioni italiane ed estere. Nel 1944 si trasferisce definitivamente a Roma.

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