Architettura sintetica di uomo (Uomo con i baffi)

Fortunato Depero

1916-1917

Fortunato Depero, Architettura sintetica di uomo (Uomo con i baffi), 1916-1917, olio su tela, Mart, Collezione privata

Fortunato Depero, Architettura sintetica di uomo (Uomo con i baffi), 1916-1917, olio su tela, Mart, Collezione privata

Artista
Depero Fortunato (1892 - 1960)
Titolo
Architettura sintetica di uomo (Uomo con i baffi)
Data
1916-1917
Tecnica
olio su tela
Tipologia
dipinto
Dimensioni
112 x 69 cm
Collezione
Mart, Collezione privata
Numero di inventario
MART 15 dep.

L'opera

Il dipinto proviene dalla collezione Marinetti. Nel periodo di esecuzione dell'opera, Depero sta approfondendo il tema del doppio. Anche in questo caso la figura, suddivisa in due parti lungo l’asse verticale, viene ripetuta in una doppia rappresentazione. C’è chi ha avanzato l’ipotesi che il quadro possa costituire un “doppio ritratto” di Marinetti: la storia del dipinto e la somiglianza fisica potrebbero accreditare questa ipotesi.

L'artista

Nel 1913 raggiunge Roma, dove entra in contatto con Balla, Marinetti e Cangiullo. Nel 1915 pubblica con Balla il manifesto "Ricostruzione Futurista dell'Universo". Nel 1916 Diaghilev dei Balletti Russi gli commissiona la scenografia "Le Chant du Rossignol". Finita la guerra, rientra a Rovereto e apre la Casa d’Arte Futurista, laboratorio di arti applicate. Nel 1928 si trasferisce a New York, nel 1930 rientra in Italia. Nel corso degli anni Trenta torna a vivere a Rovereto. Dal 1947 al 1949 soggiorna nuovamente negli Stati Uniti. Nel 1957, il Comune di Rovereto offre all’artista uno spazio pubblico e un vitalizio, nel 1959, la città inaugura, così, la Casa Museo Depero.

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