L'esperienza di residenza al museo Mumok di Vienna, parte del progetto europeo "The Floor is Yours", si è svolta dal 12 al 15 novembre 2024 e ha rappresentato un importante momento di confronto e crescita per la comunità culturale locale, in particolare riguardo all'accessibilità per le persone sorde. Durante la settimana, esperti provenienti da Rotterdam, tra cui Kirsten de Ven e Marie Laure de Ven, mediatrici del Museum Boijmans Van Beuningen, hanno condiviso le loro esperienze e buone pratiche nel campo dell'inclusività, in particolare nel contesto dell'arte e della curatela. Il programma ha visto la partecipazione anche di professionisti austriaci come Elke Schaumberger, interprete di lingua dei segni austriaca, e Oliver Suchanek, artista e curatore, che hanno contribuito a sviluppare nuove strategie di accessibilità al museo.

Le attività della residenza hanno incluso incontri, discussioni e visite a istituzioni locali come il Wien Museum, noto per le sue iniziative di accessibilità. Tra le proposte emerse, si è parlato di integrare la lingua dei segni austriaca (ÖGS) nelle visite scolastiche, di formare educatori sordi per condurre visite al museo e di creare videoguide per la collezione permanente del Mumok.

Il culmine della residenza è stato un seminario pubblico durante la Vienna Art Week, durante il quale sono stati presentati i principali risultati del programma. Si è discusso di come il museo possa promuovere l'inclusione e affrontare le sfide di coinvolgimento con la comunità sorda di Vienna. L’obiettivo rimane quello di sviluppare collaborazioni a lungo termine con organizzazioni locali, come ad esempio Gebärdenwelt, canale online di notizie in lingua dei segni austriaca, e Gebärdenverse, associazione che promuove progetti per avvicinare persone sorde e udenti. Un altro risultato fondamentale è stata la creazione di un team dedicato all'accessibilità, che garantirà la centralità dell'inclusività come valore condiviso al museo.

La residenza ha rappresentato un passo importante per il Mumok nel rafforzare la sua capacità di essere un'istituzione culturale accogliente, integrando l'esperienza internazionale con le realtà locali per sviluppare pratiche museali più accessibili e sostenibili.