Partner del museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, l’associazione Cult North si dedica all’educazione artistica e al supporto di giovani artisti autodidatti, aiutandoli a valorizzare e sviluppare il proprio talento in modo professionale, rendendo l’arte e il mondo della cultura più accessibili.

Grazie al rapporto consolidato con Cult North, il museo si è aperto anche ad altre realtà del territorio, come, ad esempio, The Word Club, un’associazione formata da giovani poeti e artisti della parola.

I membri di The World Club e i curatori del museo — Gianni Antonia, tirocinante al dipartimento curatoriale ed educativo, e Amira Gad, curatrice di arte moderna e contemporanea del Depot — hanno avviato un dialogo sul significato dell’arte e sul potere delle narrazioni che ha messo in luce, in particolare, l’importanza di riflettere sul patrimonio coloniale del museo, tema su cui si è concentrato l’interesse di quei giovani artisti.

Come ci relazioniamo con questi oggetti? Come li percepiscono gli studenti? Quali storie nascoste si possono scoprire? Queste sono alcune delle domande emerse durante la visita guidata, incentrata sugli oggetti che più testimoniano il passato coloniale dell’Olanda. L’osservazione delle collezioni da parte di The Word Club ha fatto emergere un sentimento ormai diffuso anche in altre istituzioni europee e ha sollecitato il museo ad approfondire questo tema.

I giovani artisti di The World Club hanno utilizzato la scrittura, loro mezzo prediletto, come strumento per elaborare e condividere le emozioni e i pensieri nati da questa esperienza.

Il primo marzo 2025, in occasione della Notte dei Musei, alcuni membri di The World Club hanno presentato al pubblico i loro testi poetici, accompagnati dalle musiche di Matt Bonilla, condividendo i pensieri stimolati dall’esperienza vissuta a contatto con le collezioni del Boijmans.