Bistrot

Alfio Ghezzi

ALFIO GHEZZI BISTROT MART gestito dall’omonimo chef offre un servizio di caffetterie e ristorazione informale negli orari di apertura del Museo.

SENSO MART, aperto in orario serale, è invece la declinazione ‘fine dining’ della cucina dello chef e offre due diverse esperienze: la Cucina del Senso e Antologia.

In questo spazio, facilmente accessibile anche dalla piazza del Mart, convivono i grandi linguaggi della tradizione italiana: cucina, arte e design.

I colori e le atmosfere dell’allestimento sono il frutto della collaborazione tra Mario Botta e lo studio Baldessari e Baldessari. Le sedute e le luci di grandi designer italiani si alternano alle riproduzioni di opere di Gillo Dorfles, in un dialogo libero con le Collezioni del Mart.

"La mia cucina è ispirazione, pazienza, rispetto e natura"
Alfio Ghezzi

I piatti di Alfio Ghezzi per il Mart

Nel menu bistrot è presente anche il panino rappresentativo del Museo: l’iconico Mart Burger, con impresso il logo della cupola di Botta. Al suo interno troverete la migliore carne salada del Trentino, crauti rossi delle conserve di Alfio Ghezzi Antologia, maionese, cipolle stufate, foglia di spinacino e formaggio trentino Casolet.

In un manoscritto del ‘700 custodito presso la Biblioteca Civica di Rovereto è descritta la ricetta del Celteno. Questo dolce trentino deriva dalla tradizione culinaria di montagna secondo la quale si usano solo ingredienti facilmente reperibili e conservabili e per questo molto spesso varia da valle a valle.
È un dolce che veniva preparato normalmente con l’aiuto di tutti, durante il solstizio d’inverno, per questo il suo nome deriverebbe dall’avverbio tedesco ‘selten’ con significato di ‘talvolta’. Il Bistrot di Alfio Ghezzi lo propone tutto l'anno modificandone la finitura e sostituendo la frutta secca e candita con una pasta di mandorle bianca stampata con l’iconica cupola del Mart.

Il pane è al centro della proposta di caffetteria del Bistrot di Alfio Ghezzi. Accanto al Mart Burger, da segnalare il Pan bagnato di montagna, che valorizza la semplicità di ingredienti del territorio trentino senza rinunciare a innovare.

Il servizio di caffetteria al Bistrot del Mart propone colazioni con torte da credenza, come la torta di mele, o la torta di carote.

Nel menu di degustazione serale del ristorante “Senso” di Alfio Ghezzi, è prevista anche una portata dedicata alle mostra in corso al Mart.

6 designer al Bistrot

Luciano Baldessari (1896-1992)
La sua prima formazione inizia in campo artistico, partecipando al movimento futurista in Trentino. Nel 1922 si laurea in architettura al Politecnico di Milano. Nel 1923 si trasferisce a Berlino, dove lavora in qualità di scenografo per il teatro. In Italia nel 1926 inizia una stagione di progettazione architettonica nel segno del Razionalismo. Dal 1939 al 1945 lavora a New York, per poi proseguire la sua attività professionale a Milano.
Lampada da terra: Luminator; anno di progettazione: 1929; produzione: Codice Icona dal 2018
Franco Albini (1905-1977)
Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1929. Pioniere della “cultura del design” italiano, è stato una delle figure principali dello sviluppo del pensiero razionalista nell’ambito dell’architettura, dell’arredamento e dell’allestimento museale.
Tavolo: 833 Cavalletto; anno di progettazione: 1950; produzione: Cassina dal 2008
Achille Castiglioni (1918-2002)
Si laurea in architettura nel 1944. Ha svolto un’attività professionale eclettica, spaziando dall’architettura, all’urbanistica, all’ambito degli allestimenti ed è noto a livello internazionale per i suoi progetti di design.
Sgabello: Mezzadro; anno di progettazione: 1957; produzione: Zanotto dal 1970
Mario Botta (1943)
Nato a Mendrisio, si laurea nel 1969 all’Istituto Universitario d’Architettura di Venezia. Progetta e realizza scuole, banche, edifici amministrativi, biblioteche, musei, edifici di culto e oggetti di design.
Sedia: Seconda/602; anno di progettazione: 1982; produzione: Alias dal 1982
Vico Magistretti (1920-2006)
Laureatosi al Politecnico di Milano nel 1945, è riconosciuto come uno dei protagonisti assoluti della storia progettuale italiana del secondo dopo guerra. È autore di opere imprescindibili nel campo dell’architettura e del design, portando Lecco del suo nome ben oltre i confini nazionali, anche grazie all’attività di insegnamento.
Poltroncina: Louisiana; anno di progettazione: 1993; produzione: De Padova dal 1993
Piero Lissoni (1956)
Architetto e designer, si laurea al Politecnico di Milano nel 1985. Sviluppa progetti di architettura, di disegno industriale e di grafica per le principali aziende di design.
Poltroncina: Ghiaccio; anno di progettazione: 2011; produzione: Porro dal 2011