Il Mart a Palazzo delle Albere

L’antico edificio rinascimentale di Palazzo delle Albere a Trento è stato la prima sede del Mart. Qui il Museo ha esordito nel 1987 e, anche dopo l’inaugurazione del nuovo complesso di Mario Botta a Rovereto, ha proseguito la sua attività fino al 2010 quando ha chiuso per lavori di ristrutturazione.
Oggi è luogo di incontro tra arte e scienza: ospita infatti una programmazione culturale congiunta affidata al MUSE e al Mart, che ne curano le proposte espositive rispettivamente al primo e al secondo piano.
Orari e contatti
Sabato, Domenica e festivi 10.00 - 19.00
Lunedì chiuso
Biglietti
Come arrivare a Palazzo delle Albere
Via Roberto da Sanseverino, 43, Trento
Autostrada A22, uscita Trento. Usciti dall’autostrada seguire le indicazioni per il MUSE.
Scendi alla stazione ferroviaria di Trento. Gira a destra e percorri via Dogana, costeggiando il parco fino all'incrocio con via Torre Vanga.
Attraversa l'incrocio e dopo 300 mt. gira a destra per raggiungere Piazzale S. Severino. Gira a sinistra sul Lungadige. Palazzo delle Albere si troverà sulla sinistra dopo circa 200 metri
Per info su orari e biglietti visita il sito di Trenitalia o il sito di DeutscheBahn
In evidenza

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22 nov 2025 - 31 mag 2026 | Palazzo delle Albere, Trento
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L’iniziativa, a cura del MUSE, fa parte del progetto culturale di sistema Combinazioni_caratteri sportivi, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento e si inserisce nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026.
La storia del Palazzo
"Il luogo detto per antonomasia il palazzo fuori di Porta Santa Croce merita essere visitato. Vi si va per un ampio e lungo spalleggio di densi alberi e grandi, a man destra de’ quali scorre mormorando un gentil alveo. Arrivando s’apre davanti, come un anfiteatro di pianura, o Piazza distinta in Alberi, e passaggi, formando di sé il Palazzo, quasi bel teatro in prospettiva. Il luogo è posto in isola di forma quadrangolare a Torri con riparo nobile di Balaustrata e regolar recinto di Mura, e Fosse, e Ponte levatoio alle gran Porte".
Michelangelo Mariani, 1673
Conosciuto come Villa delle Albere, per il doppio filare di pioppi originariamente collocato lungo il percorso che conduceva all’edificio, Palazzo delle Albere è rappresentato nelle stampe del XVI secolo in un contesto paesaggistico di grande effetto. Fu costruito tra il terzo e il quarto decennio del Cinquecento su progetto dell’ingegnere militare Francesco Chiaramella per volere di Gaudenzio Madruzzo, padre del futuro Vescovo di Trento ai tempi del Concilio.
L’edificio è a pianta quadrata con quattro torri angolari e la sua struttura ricorda quella dei palazzi quattrocenteschi, con caratteristiche sia di villa sia di fortezza. Anticamente l’esterno doveva essere decorato da affreschi riproducenti un bugnato rustico poi sostituiti da una decorazione architettonica dipinta, oggi quasi del tutto illeggibile.
Al piano terra si trovavano, affacciati sul portico passante, i locali di servizio. I saloni di rappresentanza, tutti originariamente decorati da cicli affrescati di cui restano alcune tracce, erano situati al primo e al secondo piano. Altri frammenti di affresco si trovano sparsi nelle varie sale e nelle torri di sud-est e nord-est.
Diversi avvenimenti dalla fine del Settecento in avanti contribuirono a far decadere questa splendida dimora extraurbana, a partire dall’incendio nel 1796. Quando nel 1858 iniziò la costruzione della vicina ferrovia, l’assetto territoriale cambiò radicalmente e la villa rimase sempre più isolata dal resto della città. Dopo alcuni interventi di ristrutturazione, uno dei quali nel 1867, il palazzo fu abbandonato e ospitò famiglie di contadini che la usarono come cascinale o fienile.
Nuovi lavori di manutenzione si fecero nel corso del Novecento finché nel 1969 l’edificio fu acquistato dalla giunta provinciale che ne ordinò il restauro concluso nel 1978.
Dal 1981 a Palazzo delle Albere è attivo uno spazio dedicato all’arte moderna e contemporanea. Nel 1987 diventa la prima sede del Mart: qui il Museo ha proseguito la sua attività fino al 2010 quando ha chiuso per lavori di ristrutturazione.
