Sport
Le sfide del corpo

Mostra - da sabato 01 nov 2025 | a domenica 22 mar 2026

  • Fabrizio Ferri, Untitled #4 (serie ERA), dicembre 1995.  Courtesy l’artista  Crediti fotografici: Fabrizio Ferri

    Fabrizio Ferri, Untitled #4 (serie ERA), dicembre 1995. Courtesy l’artista Crediti fotografici: Fabrizio Ferri

  • Antonio Canova, "Damosseno", 1794-1806 Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV), inv. 55  Crediti fotografici: Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV), Ph. Lino Zanesco

    Antonio Canova, "Damosseno", 1794-1806 Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV), inv. 55 Crediti fotografici: Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno (TV), Ph. Lino Zanesco

  • Fortunato Depero, "Sci e Dolomiti", 1952, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Fondo Depero

    Fortunato Depero, "Sci e Dolomiti", 1952, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Fondo Depero

  • Giovanni Testori, "Pugile I", 1969, Collezione Associazione Giovanni Testori  Crediti fotografici: Archivio Associazione Giovanni Testori

    Giovanni Testori, "Pugile I", 1969, Collezione Associazione Giovanni Testori Crediti fotografici: Archivio Associazione Giovanni Testori

  • Bicicletta da pista di Fausto Coppi, fine 1945, Collezione Paolo Amadori  Crediti fotografici: Ediciclo Editore

    Bicicletta da pista di Fausto Coppi, fine 1945, Collezione Paolo Amadori Crediti fotografici: Ediciclo Editore

  • Tullio Crali, "Le forze della curva", 1930, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Deposito a lungo termine

    Tullio Crali, "Le forze della curva", 1930, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Deposito a lungo termine

  • Adalberto Libera, "Tennista 1", s.d. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Donazione Eredi Adalberto Libera

    Adalberto Libera, "Tennista 1", s.d. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Donazione Eredi Adalberto Libera

  • Mimmo Jodice, "Atleti, Villa dei Papiri di Ercolano, Museo Archeologico Nazionale, Napoli, Italia (dalla serie Mediterraneo)", 1990-1995, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Collezione “i Cotroneo”

    Mimmo Jodice, "Atleti, Villa dei Papiri di Ercolano, Museo Archeologico Nazionale, Napoli, Italia (dalla serie Mediterraneo)", 1990-1995, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Collezione “i Cotroneo”

  • Robert Mapplethorpe, "Derrick Cross", 1983,  Ph credit: © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

    Robert Mapplethorpe, "Derrick Cross", 1983, Ph credit: © Robert Mapplethorpe Foundation. Used by permission

Quando
da sabato 01 nov 2025 | a domenica 22 mar 2026
Prezzo
Intero 15 €, ridotto 10 € (biglietto unico per tutte le sedi del Mart)
Credits
A cura di Antonio Calbi, Daniela Ferrari.
Nell’ambito di Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 e di Combinazioni_caratteri sportivi, Provincia autonoma di Trento.
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

In occasione dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026, il Mart presenta Sport. Le sfide del corpo, una mostra a cura di Antonio Calbi, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, e Daniela Ferrari, curatrice Mart.  
In un percorso tematico lungo più di due millenni e mezzo, oltre 300 opere d’arte antica, moderna e contemporanea celebrano la dimensione più straordinaria del corpo umano. Seppur con richiami all’arte antica, poiché fin dalla notte dei tempi l’essere umano e le sue gesta sono stati descritti dalle arte visive, la mostra approfondisce con particolare attenzione la produzione moderna e contemporanea, ponendo in dialogo prestigiosi prestiti, provenienti da collezioni pubbliche e private, e capolavori appartenenti alle Collezioni museali. Nel percorso, suddiviso in 8 sezioni tematiche, trovano spazio anche numerosi documenti, oggetti, trofei, fotografie, illustrazioni, pubblicità, secondo quella prospettiva multidisciplinare che da sempre caratterizza il Mart.

Ancora una volta il Mart mette in dialogo periodi storico-artistici differenti, attraversando i secoli e superando i limiti del tempo. La struttura stessa del museo, disegnata dall’archistar Mario Botta, celebra la classicità: dal Pantheon ripreso nella forma e nelle proporzioni della cupola, all’impluvium romano a cui è ispirata la fontana al centro della piazza, fino alla pietra gialla di Vicenza che riveste la struttura.

Anticipano i curatori che a Rovereto sarà possibile ammirare: “Corpi lanciati nell’agone sportivo raccontati dalla pittura e dalla scultura, dalla letteratura alla poesia, dal cinema alla pubblicità, posti in dialogo virtuoso con corpi danzanti nell’intento di allargare l’ambito disciplinare alle diverse manifestazioni in cui il corpo umano amplifica sé stesso attraverso il movimento, la sfida oltre il proprio limite, la ricerca della grazia e dell’espressività”.

Se lo sport è fenomeno di massa per eccellenza, l’arte ha certamente contribuito all’iconografia del mito: dal “discobolo” alle icone contemporanee, la mostra evidenzia come il racconto del corpo nella performance sportiva abbia definito la nascita di eroi ed eroine, siano essi atleti o lottatori classici come quelli ritratti nelle fotografie di Mimmo Jodice o rappresentati nelle sculture di Giulio Paolini, oppure personaggi del presente, come la danzatrice Carla Fracci o le atlete del Team Olimpico Statunitense immortalate dall’obiettivo di Fabrizio Ferri. In questo senso, alcuni oggetti appartenuti o utilizzati dagli sportivi diventano cimeli leggendari che trovano spazio in mostra, è il caso per esempio, limitatamente al ciclismo, delle biciclette di Gino Bartali (vincitore del Giro d’Italia nel 1936, 1937, 1946 e del Tour de France nel 1938, 1948), Fausto Coppi (vincitore del Giro d’Italia nel 1940, 1947, 1949, 1952, 1953 e del Tour de France nel 1949, 1952), Gastone Nencini (vincitore del Giro d’Italia nel 1957 e del Tour de France nel 1960) e la bicicletta con cui Francesco Moser, il 23 gennaio 1984 a Città del Messico, batte il record dell’ora superando il muro dei 50 chilometri.

In una prospettiva contemporanea, la mostra suggerisce che il corpo non sia solo strumento per superare record o per eseguire performance straordinarie. La competizione implica tensioni, fisiche ed emotive, e contrapposizioni, tra perfezione e cedimento, record e limite. Prima del risultato, lo sport è fatica, dolore, disciplina. L’agonismo include tanto la vittoria, quanto il fallimento e la sconfitta, il sovrumano contiene l’umano.

Con Sport. Le sfide del corpo il Mart di Rovereto partecipa all’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso ideato per promuovere i valori Olimpici e Paralimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport. L’Olimpiade Culturale è un progetto della Fondazione Milano Cortina 2026.
La mostra si inserisce nel progetto culturale di sistema Combinazioni_caratteri sportivi ideato e promosso dell’Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento per mettere in rete, intorno a un tema comune, i musei del territorio. Obiettivo: valorizzare la propria identità in una prospettiva a più dimensioni che includa il confronto reciproco, lo scambio di saperi, le sfide.


La mostra Sport. Le sfide del corpo è sostenuta da Radio Monte Carlo, Media Partner.

 

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