Realismi Magici
Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro
Mostra - da sabato 12 apr 2025 | a domenica 31 ago 2025
- Quando
- da sabato 12 apr 2025 | a domenica 31 ago 2025
- Prezzo
- Intero 15 €, ridotto 10 € (biglietto unico per tutte le sedi del Mart)
- Credits
- Da un'idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Beatrice Avanzi
- Dove
- Mart Rovereto
- Tipologia
- Mostra
A cento anni dalla nascita del Realismo Magico (definizione coniata dal critico d’arte Franz Roh nel 1925), il dialogo tra Pyke Koch e Cagnaccio di San Pietro illustra due tra le sue più affascinanti declinazioni, documentandone la diffusione a livello europeo.
Curata da Beatrice Avanzi, Realismi Magici nasce da una felice intuizione del presidente Vittorio Sgarbi, che ha spesso proposto confronti anche arditi tra artisti e periodi diversi. Allo stesso tempo, approfondisce l’indagine sul Realismo Magico e sulle vicende dell’arte del primo Novecento a cui la ricerca scientifica del Mart si è più volte dedicata.
Per il pubblico italiano la mostra ha il valore della scoperta.
Il Mart presenta infatti, per la prima volta in Italia, l’opera del neerlandese Pyke Koch, attraverso 31 dipinti straordinari (che corrispondono a un quarto dell’intera produzione dell’artista) provenienti da alcuni tra i principali musei dei Paesi Bassi che con generosità hanno collaborato al progetto.
A Rovereto le opere di Koch dialogano con una settantina di pitture e disegni di Cagnaccio di San Pietro.
In un percorso cronologico e tematico la mostra evidenzia i punti in comune tra i due, all’interno dei rispettivi percorsi, distinti e profondamente originali. Entrambi, infatti, diedero vita a un realismo rigoroso, di straordinaria abilità tecnica, ispirato alla lezione dei maestri del Quattrocento, in particolare di area nordica. Sia Koch che Cagnaccio prediligono la rappresentazione di persone e ambienti umili, ma descrivono i contesti sociali in modo diametralmente opposto. Mentre Cagnaccio si identifica, empatizza, soffre con i più umili, Koch è ironico, meno accondiscendente e quasi sprezzante.
Il confronto, quindi, sottolinea le similitudini tra gli aspetti estetici di due artisti per alcuni versi lontanissimi: al di là delle ovvie differenze date dalla provenienza e dalla formazione in contesti geografici e sociali distanti, Koch e Cagnaccio, che mai si incontrano, sono quasi agli antipodi per le posizioni politiche e il carattere. Vicino al nazismo Koch, antifascista Cagnaccio.
Entrambi autodidatti, seppur attraverso lenti di diverso colore, propongono una simile visione, cruda e diretta. Nelle loro opere la realtà è così reale da essere improbabile, a tratti persino inquietante. In questo senso incarnano perfettamente la poetica del Realismo Magico nell’ambito dello stesso clima internazionale.