Li Yongzheng
Nel profondo di questo deserto
Mostra - da sabato 12 apr 2025 | a domenica 21 set 2025
- Quando
- da sabato 12 apr 2025 | a domenica 21 set 2025
- Prezzo
- Intero 15 €, ridotto 10 € (biglietto unico per tutte le sedi del Mart)
- Credits
- Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Silvio Cattani. A cura di Giosuè Ceresato
- Dove
- Mart Rovereto
- Tipologia
- Mostra
Da un’idea di Vittorio Sgarbi e di Silvio Cattani, a cura di Giosuè Ceresato, viene presentata a Rovereto la prima mostra italiana dell’artista contemporaneo Li Yongzheng, nato nel 1971 a Bazhong, un villaggio della provincia rurale dello Sichuan.
Multimediale, attuale, a tratti disturbante, l’opera di Li Yongzheng interseca diverse discipline: dalla performance, alle installazioni, dal video alla pittura. L’intenzione è quella di coinvolgere il pubblico, di favorire il pensiero, di raccontare al mondo le trasformazioni sociali e culturali della Cina contemporanea, di segnalare possibili nuovi marcatori della storia. Tutti i lavori partono da un’approfondita analisi dei contesti, delle radici culturali e dei luoghi in cui vengono realizzate. Attraverso l’azione artistica, Li Yongzheng osserva e descrive il presente, dai singoli episodi ai macro-temi.
Dal punto di vista estetico la poetica di Li Yongzheng condivide spesso le soluzioni della Post-Internet Art, con l’utilizzo di Internet come strumento contemporaneo per la realizzazione delle opere, e i principi dell’Estetica relazionale, con il coinvolgimento attivo del pubblico nell’azione creativa o nella fruizione.
La mostra di Rovereto, negli ampi spazi del secondo piano del Mart, presenta 21 lavori tra installazioni multimediali, dipinti, fotografie e una grande opera spaziale che si sviluppa lungo l’intero percorso espositivo.
Quello del deserto è un tema ricorrente nell’opera dell’artista, sia che si tratti di un vero e proprio deserto di dune e sabbia, che di un deserto emotivo, interiore. Ne è un esempio la serie di video Borders, realizzata tra il 2015 e il 2020 nella regione autonoma dello Xinjiang nell’area occidentale della Repubblica Popolare Cinese, in risposta a episodi di odio di matrice nazionalista. Le caratteristiche antropologiche di quest’area sono direttamente collegate, nella lettura di Li Yongzheng, alle maestosità del paesaggio, caratterizzato da deserti, canyon e distese di ghiaccio. La natura diventa quindi uno strumento per comprendere la società, la cultura e l’umanità.
I video Yes, Today e Death Has Been My Dream for a Long Time, invece, sono ambientati rispettivamente nell’area rurale del Liangshan e sulle spiagge nei pressi di Tientsin. I profondi drammi che subiscono i bambini protagonisti di queste opere vengono affrontati con grande empatia e sublimati attraverso gesti carichi di ritualità.
Definito dal critico francese David Rosenberg l’artista dei grandi deserti, Li Yongzheng usa spesso elementi naturali simbolici, come la cera e il sale dell’Himalaya, per affrontare temi complessi legati alle tensioni culturali e alle dinamiche politiche.
Nel cortocircuito che si crea tra la bellezza delle opere e le contraddizioni di cui l’indagine di Yongzheng si nutre, emergono denunce che sono promesse inattese: l’artista è infatti convinto che l’arte, in quanto gesto politico, inneschi dibattiti e favorisca il cambiamento. Con profonda sensibilità, il lavoro di Yongzheng attiene alla realtà, denuncia la cronaca, disvela le storie, con l’ambizione di fornire prospettive alternative.
Apparentemente pessimista e disilluso, è un inno di speranza.