Donazione Omar Galliani

Mostra - da giovedì 16 mar 2023 | a lunedì 10 apr 2023

© Omar Galliani, "Riflessi"

© Omar Galliani, "Riflessi"

Quando
da giovedì 16 mar 2023 | a lunedì 10 apr 2023
Prezzo
Intero 15 €, ridotto 10 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
Credits
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Alessandra Tiddia
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura allo scopo di promuovere le risorse del territorio attraverso attività di sensibilizzazione, educazione e conoscenza del paesaggio, il Mart accoglie la donazione dell’artista Omar Galliani, erede indiscusso della grande tradizione del disegno italiano e sensibile interprete di questo tema.

Con generosità, l’artista Omar Galliani ha donato al Mart l’opera "Riflessi", realizzata lo scorso anno. Di grandi dimensioni (300x200 cm) e accompagnato da una serie di disegni preparatori il lavoro a matita su tavola di pioppo sarà esposto nel Foyer del museo per circa un mese.

Conosciuto e apprezzato a livello internazionale per l’uso monumentale del disegno, i volti femminili di straordinario magnetismo e le anatomie dell’universo, Omar Galliani è da sempre un profondo osservatore del paesaggio, interiorizzato e restituito in chiave simbolica e poetica.

«Questo paesaggio» spiega l’artista «nasce da un riflesso sull’acqua di un lago sulle montagne del parmense, non tanto lontano dal mio studio. Nasce da un viaggio del dolore che ha cercato di cogliere nel silenzio di un “Riflesso” e di una matita Faber Castell su legno quell’attimo che precede ogni cosa: nascita, vita, morte, luce e ombra e infine rinascita. Frutto di uno scatto veloce fatto con un cellulare, il lavoro si è tradotto nell’opera dopo un lungo e lento sovrapporsi di segni larghi un millimetro o poco più. Il carbonio della grafite riflette la luce mettendo in evidenza le venature dell’albero su cui ho disegnato, restituendo così il tempo della sua crescita, in un sovrapporsi cangiante tra il soggetto e la natura della tavola su cui ho lavorato per tanti mesi. Questo paesaggio è uno sconfinamento della rappresentazione tra la natura del pioppo e la mia matita che lo ha disegnato».

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