Carlo Gavazzeni Ricordi
Memorie di Adriano

Mostra - da sabato 12 mar 2022 | a lunedì 25 apr 2022

  • Carlo Gavazzeni Ricordi, “Teatri d’invenzione 07 (Gates of Rome II)”, 2007, ink jet print

    Carlo Gavazzeni Ricordi, “Teatri d’invenzione 07 (Gates of Rome II)”, 2007, ink jet print

  • Carlo Gavazzeni Ricordi, "Teatri d'invenzione 07 (Gates of Rome XI)", 2007, © Il Cigno GG Edizioni

    Carlo Gavazzeni Ricordi, "Teatri d'invenzione 07 (Gates of Rome XI)", 2007, © Il Cigno GG Edizioni

  • Carlo Gavazzeni Ricordi, "Roma dimenticate (Fori II)", 2009, © Il Cigno GG Edizioni

    Carlo Gavazzeni Ricordi, "Roma dimenticate (Fori II)", 2009, © Il Cigno GG Edizioni

  • Carlo Gavazzeni Ricordi, "Teatri d'invenzione 07 (Gates of Rome XVIII)", 2007, © Il Cigno GG Edizioni

    Carlo Gavazzeni Ricordi, "Teatri d'invenzione 07 (Gates of Rome XVIII)", 2007, © Il Cigno GG Edizioni

Quando
da sabato 12 mar 2022 | a lunedì 25 apr 2022
Prezzo
Intero 7 €, ridotto 5 €
Credits
Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi. A cura di Tahar Ben Jelloun. In collaborazione con Il Cigno GG Edizioni
Dove
Palazzo delle Albere
Tipologia
Mostra

Quando ho visto queste fotografie impressionanti ho visto i muri di Roma come se fossi stato lì duemila anni fa, ma al tempo stesso ho visto una Roma con i graffiti di oggi. E l’arte di Carlo è quella di aver reso il connubio tra un passato molto antico e un presente attualissimo. Di fatto ha spogliato Roma.
Tahar Ben Jelloun

Negli spazi del cinquecentesco Palazzo delle Albere di Trento, il Mart presenta Memorie di Adriano del fotografo milanese Carlo Gavazzeni Ricordi. La mostra presenta un nucleo di circa 30 stampe in grande formato dedicate alla città eterna: Roma. Così come nella capitale italiana si stratificano tremila anni di storia, nelle opere dell’artista segni e simboli del passato si sovrappongono a vedute contemporanee, quotidiane, vicine. Nelle immagini fortemente evocative, la bellezza antica e i segni del presente si mescolano, dando vita a illusioni che l’artista definisce Visioni fuggitive.

Il punto di vista di Gavazzeni restituisce l’idea di qualcosa che transita, di una trasformazione continua che contiene in sé diverse tappe. Ottenuti con la tecnica della doppia esposizione, i suoi paesaggi non raccontano uno spazio oggettivo, ma paiono volersi inoltrare nel tempo, intrecciando epoche e memorie lontane tra loro, a cavallo dei secoli. Spazio e tempo convivono nelle fotografie e negli occhi dei visitatori che ritrovano scorci noti, forme conosciute, immagini sedimentate nell’anima, icone assolute e riconoscibili.

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