Adelchi-Riccardo Mantovani
Il sogno di Ferrara

Mostra - da domenica 30 ott 2022 | a domenica 05 feb 2023

  • Adelchi-Riccardo Mantovani, "La cantastorie 2", 1986-87, Collezione Gerhard Schulze e Terue Mizonobe-Schulze

    Adelchi-Riccardo Mantovani, "La cantastorie 2", 1986-87, Collezione Gerhard Schulze e Terue Mizonobe-Schulze

  • Adelchi-Riccardo Mantovani, "L'apoteosi di Pinocchia", 1992, Collezione privata

    Adelchi-Riccardo Mantovani, "L'apoteosi di Pinocchia", 1992, Collezione privata

  • Adelchi-Riccardo Mantovani, "La vendetta della strega", 2013, Collezione privata

    Adelchi-Riccardo Mantovani, "La vendetta della strega", 2013, Collezione privata

  • Adelchi-Riccardo Mantovani, "Il paletot rosso", 2002, Collezione Walter Matteucci

    Adelchi-Riccardo Mantovani, "Il paletot rosso", 2002, Collezione Walter Matteucci

Quando
da domenica 30 ott 2022 | a domenica 05 feb 2023
Prezzo
Intero 11 €, ridotto 9 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
Credits
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Beatrice Avanzi. In collaborazione con Fondazione Ferrara Arte
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Ciò che oggi so l’ho imparato da solo. Sono, per così dire, un pittore selvaggio, perché sono cresciuto come un selvaggio, senza aiuti né sostegni. […] Questa fu la mia scuola d’arte: osservare e disegnare»
Adelchi R. Mantovani

Il Mart ospita la seconda tappa della prima grande esposizione dedicata al ferrarese Adelchi-Riccardo Mantovani. Straordinario pittore e disegnatore è noto principalmente in Germania, sua terra d’adozione dove frequenta le scuole serali di pittura, i corsi di nudo, studia la storia dell’arte ed espone in mostre collettive insieme ad altri artisti.

La sua singolare ricerca, tesa alla creazione di un mondo allegorico e fiabesco, affonda le radici nell’arte antica e raccoglie al contempo i suggerimenti delle più affascinanti correnti figurative del primo Novecento, dalla Metafisica di de Chirico alla Nuova oggettività tedesca, dal Surrealismo di Delvaux e di Magritte al Realismo magico.
È come se tutta l’opera di Mantovani restasse in equilibrio tra due istanze e ne facesse sintesi: se da un lato c’è l’osservazione quasi maniacale della realtà e la sua fedele rappresentazione, dall’altro ci sono il sogno e quell’evocazione del fantastico squisitamente ferrarese.

La mostra ripercorre attraverso oltre cento opere l’intera produzione di Mantovani, che, recuperando i valori tradizionali della pittura e del disegno, destabilizza la percezione del dato reale proiettandolo in atmosfere oniriche e sospese: dalle composizioni del periodo giovanile alle opere di sapore autobiografico e fiabesco degli anni Ottanta e Novanta; dalle immagini di gusto allegorico e popolare alle visioni specificatamente padane, agli ultimi lavori legati al tempo presente. Un viaggio ricco di delicate, intime suggestioni che racconta la vicenda umana e creativa di un uomo che «fin da bambino ha sempre avvertito l’impulso di tradurre pensieri e fantasie in immagini».

Organizzata dal Mart insieme a Ferrara Arte e al Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, la mostra ha avuto una prima tappa a Ferrara, al Castello Estense (5 marzo-9 ottobre).

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Adelchi-Riccardo Mantovani. Il sogno di Ferrara

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