Un wikipediano al Mart

"Vogliamo un museo aperto che promuove nuove idee, incoraggia il dibattito, gli scambi e le collaborazioni, un museo plurale che da voce a opinioni e prospettive diverse attraverso programmi e attività che interpretano la complessità e la densità della società contemporanea"

Dalla mission del Mart

Nel periodo da maggio a ottobre del 2014, il Mart ha ospitato un wikipediano in residenza. Aderendo al Progetto GLAM di Wikipedia, il Museo ha affidato la selezione a Wikimedia Italia, che ha individuato in Daniele Metilli il candidato ideale, capace di mettersi alla prova, proporre nuove soluzioni a vecchi problemi e coinvolgere visitatori e residenti in modo attivo nella valorizzazione del patrimonio museale.

Le collaborazioni tra musei e la community di Wikipedia sono iniziate nel 2010 con i primi residenti ospitati al British Museum, al Museo Picasso di Barcellona e alla Reggia di Versailles.
Quello del Mart è stato il primo progetto di questo genere in Italia.

Lavorando fianco a fianco con curatori, archivisti, bibliotecari e comunicatori dell’arte, il wikipediano ha trasposto sulla popolare enciclopedia online i contenuti di qualità sviluppati dal Museo. Il suo lavoro ha reso liberamente accessibile a un pubblico molto vasto un patrimonio di dati su argomenti come le avanguardie futuriste, le ricerche verbovisuali, la poesia sonora e gli archivi di architettura; sugli artisti trentini dell’ADAC; su autori italiani e internazionali di cui il Museo conserva opere d’arte, materiale archivistico e librario. La residenza è stata anche l’occasione per immettere in rete immagini e documenti di interesse per le comunità di studiosi e per il grande pubblico.

Infine, la residenza ha dato l’occasione a Daniele Metilli di acquisire nuove conoscenze professionali e di confrontarsi con gli standard e le pratiche museali.

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60 biografie su Wikipedia

+ 20% artisti trentini su Wikipedia

3.000 parole lunghezza media di una biografia

2.000 dati biografici su Wikidata

850 opere su Wikidata

1.200 pagine scansionate

Il Mart e GLAM

Nel corso del 2014 nella sezione del progetto GLAM di Wikipedia sono state scritte o revisionate in modo sostanziale le biografie di più di 60 artisti, scelti fra quelli più rappresentativi delle Collezioni del Mart e delle mostre 2014, includendo in particolare tutti i soggetti produttori dell’Archivio del ’900.

Accanto ad artisti storicamente legati al territorio trentino come il futurista Roberto Iras Baldessari, i pittori Aldo Pancheri e Luigi Ratini, lo scultore Fausto Melotti e l’incisore Carlo Cainelli, sono state ampliate le biografie degli architetti Luciano Baldessari e Agnoldomenico Pica e quella dell’intellettuale multiforme Carlo Belli.

Sono state create ex novo quelle dei verbovisuali Ugo Carrega e Stelio Maria Martini, del fondatore dell’autostoricizzazione Guglielmo Achille Cavellini, della danzatrice futurista Giannina Censi, del giornalista e critico d’arte Silvio Branzi e altre ancora. L’elenco completo è disponibile sulla pagina Wikipedia del progetto.

Le biografie sono state realizzate seguendo le regole e i formati standard di Wikipedia, incorporando quando possibile le informazioni già presenti. Spesso sono stati adattati e riutilizzati testi già esistenti prodotti dal Mart, in particolare dagli Archivi Storici, che hanno deciso di condividere le proprie schede biografiche adottando una licenza aperta Creative Commons. Il lavoro ha abbracciato tutta l’ampiezza dei circa sessanta fondi presenti nell’archivio.

È stata inoltre creata la voce Archivio di Nuova Scrittura, che descrive uno dei fondi più importanti conservati presso il Mart, ed è stata ampliata la voce relativa all’intero Archivio del ‘900

Wikidata

Contemporaneamente al lavoro qualitativo di scrittura su Wikipedia è stato svolto un lavoro più quantitativo, ma non meno importante, inserendo nel database Wikidata tutte le informazioni biografiche che era possibile esprimere in forma strutturata. Si è raggiunto un totale di circa 2.000 dati biografici caricati, per un totale di 200 artisti coinvolti. Insieme a questi dati sono state inserite informazioni su tutte le mostre esposte al Mart nel 2014 e sono stati creati collegamenti fra gli artisti e le mostre.

Ciò permette oggi di eseguire interrogazioni complesse, ad esempio ottenere da Wikidata l’elenco degli artisti che sono stati allievi di Luigi Comel presso la Scuola Reale Elisabettina di Rovereto, visualizzare graficamente l’albero genealogico di Carlo Belli per scoprire che si interseca con quelli di Fausto Melotti e Carlo Fait, oppure ottenere una lista degli artisti le cui opere sono state esposte nella mostra “La guerra che verrà non è la prima”, ordinandoli per data di nascita o nazionalità.

Libri di guerra

Il Mart digitalizza, trascrive e carica sul web tre libri introvabili che raccontano la Grande guerra in presa diretta.

Nel contesto della mostra "La guerra che verrà non è la prima. Grande guerra 1914-2014", il Mart ha collaborato con la Fondazione Wikimedia per offrire al pubblico l'accesso a testi letterari liberi da diritti d’autore.

I testi individuati provengono dalla Biblioteca del Mart, o da altre istituzioni come la Biblioteca civica G. Tartarotti di Rovereto, la Biblioteca provinciale dei Cappuccini di Trento, il Museo della Guerra di Rovereto, e sono stati esposti in mostra accanto a installazioni, dipinti, fotografie e altri oggetti, con lo scopo di invitare lo spettatore a un’approfondita comprensione degli eventi di cent’anni fa.
Il Mart ha digitalizzato i testi, li ha trascritti, e li ha caricati su Wikisource, la piattaforma di pubblicazione di testi letterari liberi da diritti d’autore.

Ogni libro è stato caricato in due formati differenti, immagine e testo, in modo da permettere sia la lettura dell’originale che il riutilizzo libero del testo. I termini del riutilizzo comprendono anche lo sfruttamento commerciale: il Mart ha messo a disposizione queste risorse nella convinzione che il libero accesso alla letteratura possa essere anche uno stimolo all’economia della cultura.

 

I libri