Il Mart su Google Arts & Culture

Fortunato Depero - Movimento d'uccello, 1916

Da anni impegnato a rendere il proprio patrimonio accessibile, grazie alla collaborazione con il Google Cultural Institute il Mart ribadisce il proprio impegno a favore della massima diffusione della conoscenza, puntando sui fronti strategici dell’innovazione, della partecipazione e della sostenibilità.

Con questo progetto, il Museo mette a disposizione su Google Arts & Culture oltre duecento immagini scelte tra i capolavori delle proprie Collezioni. La piattaforma, oltre a raccogliere le riproduzioni ad alta e altissima risoluzione di alcune delle più importanti opere d’arte al mondo, consente anche di effettuare visite virtuali ai musei internazionali che le ospitano, utilizzando la stessa tecnologia di Google Street View. Lanciato nel febbraio 2011, il progetto ha coinvolto istituzioni del calibro delle Tate Gallery di Londra, del Metropolitan Museum of Art e del Museum of Modern Art di New York, degli Uffizi di Firenze e dei Musei Capitolini di Roma.

L’opera scelta per rappresentare il Mart è "Movimento d’uccello" di Fortunato Depero, del 1916. Il capolavoro futurista è stato fotografato dallo staff tecnico di Google Arts & Culture con con tecnologie avanzate. Questo ha permesso l’acquisizione dell’immagine ad una risoluzione di 7 Gigapixel, che consente agli utenti della piattaforma di studiare il dipinto e conoscerlo in modo approfondito, annullando le distanze geografiche.

Dalla fine del 2017 sono state inoltre pubblicate cinquanta opere delle Collezioni, scelte tra i capolavori esposti nelle sale della mostra permanente o conservati nei depositi del Museo, navigabili fino a un eccezionale grado di dettaglio grazie alla tecnologia Art Camera: un sistema robotizzato che controlla automaticamente la fotocamera prendendo centinaia di scatti ad alta risoluzione.

Sul sito, nella pagina dedicata al Mart, si potranno così visionare opere realizzate dai più importanti artisti nazionali e internazionali dalla fine dell’Ottocento a oggi. Tra questi: Afro, Giovanni Anselmo, Giacomo Balla, Jean-Michel Basquiat, Umberto Boccioni, Alighiero Boetti, Christian Boltansky, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Carlo Carrà, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Lucio Fontana, Alberto Giacometti, Renato Guttuso, Francesco Hayez, Keith Haring, Vasilij Kandinsky, Anish Kapoor, Anselm Kiefer, Sol LeWitt, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Merz, Giorgio Morandi, Bruno Munari, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Luigi Russolo, Savinio, Mario Schifano, Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.

Sulla piattaforma sono disponibili anche alcune mostre virtuali curate dallo staff del Mart, dedicate a temi legati ad artisti e opere delle Collezioni, concepite per rafforzare il legame tra programma espositivo e presenza sul web del Museo.  

Gli obiettivi del progetto ideato da Google e condivisi dal Mart sono la diffusione della conoscenza, l’approfondimento di contenuti culturali e la conservazione del patrimonio per le generazioni future. Perseguendo le stesse finalità, il Museo ha modificato i suoi regolamenti interni per consentire ai visitatori di fotografare le opere esposte (utilizzando apparecchiature non professionali e senza fini commerciali) e condividerle attraverso i maggiori social network, stimolando un dialogo tra l’istituzione e i suoi pubblici, reali e virtuali.