All’interno del Festival Mortali, progetto biennale che coinvolge Trento, Bolzano, Rovereto e Mori sui temi della finitudine (attraverso conferenze, workshop, death cafè, teatro, musica, arte e cinema), il Mart propone questo incontro affidato a Emanuele Lago, già collaboratore di Emanuele Severino presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano e attuale curatore dei seminari sulle “Forme del Bello” presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.

 

Con sempre maggiore insistenza si discute della possibilità tecnica di prolungare in modo indefinito la vita a cui nasciamo. Al limite, di giungere all’immortalità. E di farlo non in un'altra vita (come si è creduto di poter fare nelle epoche passate), ma in quella attuale. Ma che cosa significa “nascere” alla vita? Quale senso ha ciò che chiamiamo “vivere”? E che “rinascite” possiamo sperimentare? Nell’incontro proveremo a rispondere a queste domande approfondendo la struttura della volontà, che è essenzialmente volontà di “vita”. Nel farlo, lasceremo che emerga la natura della nostra mortalità. Insieme, porteremo all’esplicito ciò che tende a rimanere implicito nella volontà contemporanea di realizzare qui ed ora la “vita eterna” e ne indicheremo la destinazione. Certificazioni ai fini dell’aggiornamento.

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