Tavolara e Depero
La manifattura delle case d’arte

Mostra - da sabato 17 mag 2014 | a domenica 05 ott 2014


  • Eugenio Tavolara, "Cavalcata sarda", anni '50. Collezione I.S.O.L.A. - Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano - Regione Autonoma della Sardegna

    Eugenio Tavolara, "Cavalcata sarda", anni '50. Collezione I.S.O.L.A. - Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano - Regione Autonoma della Sardegna

  • Eugenio Tavolara, "Bue grasso", 1959. Collezione Luisangela e Rosaria Tavolara

    Eugenio Tavolara, "Bue grasso", 1959. Collezione Luisangela e Rosaria Tavolara

Quando
da sabato 17 mag 2014 | a domenica 05 ott 2014
Prezzo
Credits
A cura di Nicoletta Boschiero e Manolo De Giorgi
Dove
Casa d'Arte Futurista Depero
Tipologia
Mostra

Eugenio Tavolara (Sassari 1901-1963) e Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di prim’ordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo.

L’occasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella Casa d’arte futurista Fortunato Depero, unico museo fondato da un futurista con sede a Rovereto, nella quale, dal 17 maggio al 14 settembre, le opere dell’artista sardo e del trentino dialogano.
Il progetto presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo.

I curiosi legami tra i due maestri, oltre a quelli evidenti dal paragone tra le produzioni e le opere (si pensi ai celebri loghi, ai giocattoli, alle figure meccaniche, ai disegni, ai tappeti), scaturiscono anche dall’aver vissuto attivamente lo stesso tempo, interpretando le medesime istanze e tendenze. Nell’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925 per esempio Depero partecipò allestendo, con Balla e Prampolini, una sala dedicata al futurismo, Tavolara invece presentò figure meccaniche e pupazzi in legno che gli valsero una medaglia d’oro e ampie segnalazioni da parte della critica.

Quasi cento anni dopo l’esposizione parigina, Tavolara e Depero si trovano a Rovereto, nuovamente accostati, vicini quanto mai prima.
 

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