Impressionisti e post-impressionisti
Capolavori dall’Israel Museum di Gerusalemme
Mostra - da sabato 13 set 2008 | a martedì 06 gen 2009
- Quando
- da sabato 13 set 2008 | a martedì 06 gen 2009
- Prezzo
- Dove
- Mart Rovereto
- Tipologia
- Mostra
La mostra si apre con la grande scultura classica Armonia, di Aristide Maillol, vera icona della collezione del museo. A seguire, una ricca sezione dedicata ai paesaggi e alle vedute urbane realizzate dal “padre dell’impressionismo”, Camille Pissarro. Figura cruciale per la nascita e la storia della “nouvelle peinture”, il più anziano e figura di riferimento del gruppo, l’“umile e colossale Pissarro”, come lo definì Cézanne, inaugura l’esposizione con splendide vedute della Senna e della campagna parigina, aprendo la strada alle suggestive visioni en plein air della grande stagione impressionista. Protagonisti sono i paesaggi, i fiumi, le scogliere ma anche i luoghi d’affezione della città moderna, come nell’intenso Boulevard Montmartre: Primavera, 1897. È un vero e nuovo, travolgente, sentimento della natura, non più imitata sulla tela ma vissuta in prima persona dagli artisti. Come Alfred Sisley, pittore solitario nato a Parigi da genitori inglesi, che esplora la vivace costa del Loing presso Saint-Mammès lasciando una grande prova della sua matura “pittura d’acqua”.
Sono gli anni dell’ascesa dell’impressionismo, un nuovo modo di guardare e di dipingere celebrato dalla famosa mostra dell’aprile 1874 presso lo studio del fotografo parigino Nadar. Le ricerche del gruppo si arricchiscono di sguardi nuovi: primo fra tutti Edgard Degas, presente in mostra anche con importanti prove di scultura, sempre attento al disegno con tratto veloce e nervoso. Sono anche gli anni della ricerca di Pierre-Auguste Renoir, celebrato con una sezione a lui dedicata. Dopo le prove degli anni settanta, Renoir torna dal viaggio in Italia e arricchisce la lezione di Ingres con il colore e la materia di Raffaello, Tiziano e dei maestri del Seicento bolognese. Splendido esempio di questa fase matura è il Ritratto di Gabrielle del 1906, dove l’artista esprime intensamente il suo vivido amore per la grazia e il corpo femminile.
La sezione sull’impressionismo si chiude, pur senza cesure nette, a testimonianza di una continua fluidità dell’arte, con i capolavori di Monet.