Omaggio ad Aldo Schmid

Mostra - da mercoledì 23 apr 2008 | a domenica 08 giu 2008

  • Aldo Schmid, "Composizione (Sequenza)", 1967

    Aldo Schmid, "Composizione (Sequenza)", 1967

  • Aldo Schmid, "Non Nero", 1976

    Aldo Schmid, "Non Nero", 1976

  • Aldo Schmid, "Senza titolo (Labirinth n1)", 1973

    Aldo Schmid, "Senza titolo (Labirinth n1)", 1973

  • Aldo Schmid, "Sintomo di sequenza psicofisica (trittico)", 1964-65

    Aldo Schmid, "Sintomo di sequenza psicofisica (trittico)", 1964-65

  • Aldo Schmid, "Spazio colore RBV 4", 1973

    Aldo Schmid, "Spazio colore RBV 4", 1973

  • Aldo Schmid, "Spazio colore Y2", 1973

    Aldo Schmid, "Spazio colore Y2", 1973

Quando
da mercoledì 23 apr 2008 | a domenica 08 giu 2008
Prezzo
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

In occasione della presentazione del Catalogo Ragionato, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto dedica una mostra omaggio al grande artista che con la sua costante ricerca pittorica rivolta alla percezione visiva e alla purezza formale del colore, ha contribuito ad attirare l’attenzione dell’arte e della critica europea in Trentino.
La mostra che ha lo scopo di commentare la ricchezza del suo lavoro documentato nel Catalogo Generale, vedrà l’esposizione di alcune delle opere donate al Mart nel 2000 dalla moglie dell’artista, Grazia Corradini Schmid.

Nelle sale espositive si potrà così leggere traccia dell’evoluzione della ricerca dell’artista che dall’esperienza figurativa, rappresentata da Autoritratto del 1956, si concentrerà interamente sullo studio del colore come elemento fondante della sua poetica pittorica. L’importante nucleo di opere Sintomo di sequenza psicofisica del 1965, infatti, segna il passaggio dell’artista trentino verso l’esplorazione di nuovi mezzi linguistici, come le sue sperimentazioni dell’uso della luce attraverso mezzi fotomeccanici su tela sensibilizzata.
Nel 1977 dà vita al movimento di astrazione oggettiva insieme ad un gruppo di artisti, Mauro Cappelletti, Diego Mazzonelli, Gianni Pellegrini, Luigi Senesi, Giuseppe Wenter Marini con cui condivide la stessa esperienza di pittura pura e indagine estetica del colore.

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