I Nuovi Futuristi

Mostra - da sabato 19 nov 2011 | a domenica 26 feb 2012

  • Clara Bonfiglio, "Takemyheart", 2000

    Clara Bonfiglio, "Takemyheart", 2000

  • Dario Brevi, "A caccia d'aerei", 1984

    Dario Brevi, "A caccia d'aerei", 1984

  • Plumcake, "Cuore senza limiti", 1994

    Plumcake, "Cuore senza limiti", 1994

  • "I Nuovi Futuristi", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

    "I Nuovi Futuristi", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

Quando
da sabato 19 nov 2011 | a domenica 26 feb 2012
Prezzo
Credits
A cura di Renato Barilli e Nicoletta Boschiero
Dove
Casa d'Arte Futurista Depero
Tipologia
Mostra

La questione da cui prende le mosse il progetto “ I Nuovi Futuristi” - allestita nelle sale di Casa Depero, una delle sedi del Mart - non riguarda solo la riflessione accademica: descrivere e mettere in prospettiva i molteplici esiti della maggiore avanguardia italiana ha assunto una particolare urgenza nell’onda lunga del centenario del Futurismo, nel 2009.

Il Mart ha partecipato alle celebrazioni con grande impegno, con la mostra “Futurismo 100”, a cura di Ester Coen, e attraverso un’articolata serie di pubblicazioni di approfondimento, ma soprattutto, nel 2009, il Mart ha inaugurato la riapertura della Casa d’Arte Fortunato Depero a Rovereto, legittima sede della “linea” Balla-Depero. Il nucleo originario dei “Nuovi Futuristi” così battezzati dal gallerista Luciano Inga Pin nel 1984, includeva sette aderenti: Abate, Clara Bonfiglio, Innocente, Lodola, Palmieri, Plumcake, Postal, cui poi si sono aggiunti Brevi, Crosa e Luraschi.

Dopo l’uscita di Cella dai Plumcake, il gruppo conta undici presenze, che al pari di Mendini rappresentano una vivente eredità dell’asse Balla-Depero e che dunque meritano di essere esposti con la medesima formula, cioè fianco a fianco con le opere di Depero, in modo che si possa valutarne il rapporto di continuità a occhio nudo.

La mostra presenta una trentina di opere dei “Nuovi Futuristi” - alcune storiche, altre del tutto recenti - messe a confronto con gli arazzi, le tele, gli oggetti e la grafica di Fortunato Depero, in un allestimento che intende evidenziare la grande capacità di questi artisti di aggredire tutti i temi della nostra odierna esistenza nel contesto urbano, con i suoi piaceri, feste e attrazioni, celebrati in particolare attraverso i nuovi materiali tecnologici, che si adattano perfettamente sia alle applicazioni a parete, sia alle installazioni nello spazio.

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