Gino Severini 1883-1966

Mostra - da sabato 17 set 2011 | a domenica 08 gen 2012

  • Gino Severini, "Canon en action (Mots en liberté et formes)" (dettaglio), 1914-1915

    Gino Severini, "Canon en action (Mots en liberté et formes)" (dettaglio), 1914-1915

  • Gino Severini, "Natura morta con maschera" (dettaglio), 1929 c.

    Gino Severini, "Natura morta con maschera" (dettaglio), 1929 c.

  • "Gino Severini 1883-1966", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

    "Gino Severini 1883-1966", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

  • "Gino Severini 1883-1966", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

    "Gino Severini 1883-1966", veduta dell'allestimento, Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

  • Gino Severini, "Treno blindato in azione" (dettaglio), 1915

    Gino Severini, "Treno blindato in azione" (dettaglio), 1915

Quando
da sabato 17 set 2011 | a domenica 08 gen 2012
Prezzo
Credits
A cura di Gabriella Belli e Daniela Fonti
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Il progetto espositivo ha avuto una significativa anticipazione al Musée de l’Orangerie di Parigi con la rassegna intitolata “Gino Severini, 1883 – 1966, futuriste et néoclassique”, per approdare poi al Mart di Rovereto. La mostra ricostruisce l’itinerario artistico di Severini attraverso una selezione di circa ottanta opere, provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. Protagonista del movimento futurista, Severini svolse un ruolo fondamentale come punto di contatto tra l’arte italiana e francese nel periodo delle avanguardie e, successivamente, del ritorno al classico. Nato a Cortona nel 1883, dopo gli anni trascorsi presso lo studio di Giacomo Balla a Roma, Severini compie la sua formazione tra l’Italia e la Francia, dove si trasferisce nel 1906. La ricerca divisionista, che si fonde con l’influenza del pointillisme, è alla base della sua originale interpretazione del futurismo.

Il linguaggio dell’avanguardia italiana si incrocia a sua volta in maniera determinante con le suggestioni del cubismo e dell’orfismo. Rispetto all’evento parigino, la mostra di Rovereto amplia notevolmente l’arco cronologico dell’itinerario artistico di Severini. In particolare, si potranno ammirare una serie di opere degli anni Quaranta e Cinquanta, che permettono di approfondire, per la prima volta dopo oltre vent’anni dall’ultima mostra monografica, il complesso intreccio rappresentato dalle diverse tappe della storia artistica di Severini. La mostra è anche l'occasione per due nuove pubblicazioni, a cura dell'Archivio del '900 del Mart, impegnato in un'operazione di ricerca su Severini a partire dalla metà degli anni ‘90, quando il museo ha acquisito da Gina Severini Franchina il fondo d’archivio del padre Gino Severini.

La mostra è una coproduzione del Mart e dei Musées d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi.

Risorse sul web
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