Il Maestro e Margherita
Marinetti, Sarfatti e il Futurismo negli anni di regime

Mostra - da sabato 20 ott 2018 | a domenica 24 feb 2019

  • Tullio Crali, "Il futurista Marinetti" (dettaglio), 1931, Mart

    Tullio Crali, "Il futurista Marinetti" (dettaglio), 1931, Mart

  • Fortunato Depero, "La rissa (Discussione del 3000)" (dettaglio), 1926, olio su tela, Mart, Fondo Depero

    Fortunato Depero, "La rissa (Discussione del 3000)" (dettaglio), 1926, olio su tela, Mart, Fondo Depero

  • Pippo Rizzo, "Lampi", 1920, olio su tela, Archivio Pippo Rizzo, Palermo

    Pippo Rizzo, "Lampi", 1920, olio su tela, Archivio Pippo Rizzo, Palermo

  • Benedetta Cappa, "Velocità di motoscafo" (dettaglio), 1922, olio su tela, Galleria d'Arte Moderna, Roma

    Benedetta Cappa, "Velocità di motoscafo" (dettaglio), 1922, olio su tela, Galleria d'Arte Moderna, Roma

Quando
da sabato 20 ott 2018 | a domenica 24 feb 2019
Prezzo
Credits
A cura di Nicoletta Boschiero
Dove
Casa d'Arte Futurista Depero
Tipologia
Mostra

In concomitanza con l’esposizione del Mart dedicata a Margherita Sarfatti, la mostra di Casa Depero approfondisce un tema specifico legato all’attività della nota critica d’arte: il suo rapporto con Filippo Tommaso Marinetti.
Il confronto è tra due figure di spicco nel panorama del primo Novecento che hanno fortemente associato il proprio nome e il proprio volto a due principali movimenti dell’arte italiana: il Futurismo, di cui Marinetti fu mentore, e Novecento, concepito da Sarfatti sull’idea di moderna classicità.

Figli della medesima generazione, colti e cresciuti in famiglie agiate, Marinetti e Sarfatti solcano la scena artistica internazionale accomunati da una forte attitudine alla comunicazione: entrambi sono consapevoli dell’impatto di giornali, fotografie, carta stampata e non esitano a promuovere in prima persona le proprie iniziative.
Di segno opposto, gli artisti da loro sostenuti si contendono la presenza in alcune tra le principali manifestazioni, come la Biennale di Venezia: se Sarfatti cura la mostra di Novecento nel 1924, è Marinetti ad organizzare l’esposizione futurista del 1926 che vede protagonisti Fortunato Depero, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Gerardo Dottori, Enrico Prampolini, Pippo Rizzo e Benedetta Cappa.

La mostra ripercorre i principali momenti di questo confronto, avvalendosi di un nucleo di opere delle Collezioni museali, di alcuni prestiti provenienti da musei nazionali e della documentazione presente nell’Archivio del ’900.

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