Piero Guccione e Achille Perilli. Ai confini dell’astrazione

Mostra - da giovedì 21 ott 2021 | a domenica 09 gen 2022

  • Achille Perilli, "La contemplazione di una evidenza", 1967, tecnica mista su tela, Mart, Collezione VAF-Stiftung
    Ph. Mart, Archivio fotografico e Mediateca

    Achille Perilli, "La contemplazione di una evidenza", 1967, tecnica mista su tela, Mart, Collezione VAF-Stiftung

  • Piero Guccione, "Balcone", 1964, olio su tela, Collezione Mario Garbarino

    Piero Guccione, "Balcone", 1964, olio su tela, Collezione Mario Garbarino

  • Piero Guccione, "Il grido della luna", 2000, Collezione privata

    Piero Guccione, "Il grido della luna", 2000, Collezione privata

  • Achille Perilli, "L'unione dei contrari", 1959, Mart, Collezione VAF-Stiftung

    Achille Perilli, "L'unione dei contrari", 1959, Mart, Collezione VAF-Stiftung

Quando
da giovedì 21 ott 2021 | a domenica 09 gen 2022
Prezzo
Intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
Credits
Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi. A cura di Marco Di Capua e Daniela Ferrari. In collaborazione con Il Cigno GG Edizioni, Archivio Piero Guccione, Archivio Achille Perilli
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Un inedito confronto tra due artisti del secondo Novecento: da un lato Piero Guccione (1935 - 2018), il pittore della luce e del mare, dall'altro Achille Perilli (1927 - 2021), promotore della più pura astrazione. Al centro, il colore e la forma.

Legato alla sua terra d’origine - la Sicilia - e allo stesso tempo riconosciuto in tutt'Italia, Guccione visse nella Roma neorealista di Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Carlo Levi. Achille Perilli è invece stato uno dei membri di Forma 1, il movimento che nell'immediato dopoguerra professa il valore della forma in opposizione a ogni possibile interpretazione di natura simbolica, sentimentale o psicologica dello spazio della tela.
Pur seguendo traiettorie proprie, lo stile dei due artisti resterà intimamente legato a queste prime esperienze. La pittura di Guccione, tornato in Sicilia alla fine degli anni Settanta, si porrà al di sopra di ogni corrente artistica dell'epoca; quella di Perilli proseguirà nel solco di una rigorosa astrazione, alla ricerca di cromatismi accesi e brillanti.

Piero Guccione e Achille Perilli

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