Botticelli
Il suo tempo. E il nostro tempo

Mostra - da sabato 22 mag 2021 | a domenica 26 set 2021

  • Sandro Botticelli, "Venere" (dettaglio), 1495-1497 circa © MiC - Musei Reali, Galleria Sabauda

    Sandro Botticelli, "Venere" (dettaglio), 1495-1497 circa © MiC - Musei Reali, Galleria Sabauda

  • Giosetta Fioroni, "Particolare della nascita di Venere" (dettaglio), 1965, Collezione Intesa Sanpaolo, Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo, ph. Paolo Vandrasch, Milano

    Giosetta Fioroni, "Particolare della nascita di Venere" (dettaglio), 1965, Collezione Intesa Sanpaolo, Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo, ph. Paolo Vandrasch, Milano

  • John Currin, "Pellettiere" (dettaglio), 1996, Laura and Stafford Broumand Collection

    John Currin, "Pellettiere" (dettaglio), 1996, Laura and Stafford Broumand Collection

  • Vik Muniz, "The Birth of Venus, after Botticelli (triptych) (Pictures of Junk)" (dettaglio), 2008 @ Vik Muniz. Courtesy Ben Brown Fine Arts London

    Vik Muniz, "The Birth of Venus, after Botticelli (triptych) (Pictures of Junk)" (dettaglio), 2008 @ Vik Muniz. Courtesy Ben Brown Fine Arts London

Quando
da sabato 22 mag 2021 | a domenica 26 set 2021
Prezzo
Credits
Da un'idea di Vittorio Sgarbi e Eike Schmidt. A cura di Alessandro Cecchi e Denis Isaia. In collaborazione con Associazione MetaMorfosi
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Prosegue la linea di indagine del Mart che, superando i limiti temporali, pone a confronto artisti e movimenti di epoche diverse. Protagonista indiscusso del "suo tempo e del nostro tempo" è Sandro Botticelli, presente a Rovereto con un significativo nucleo di opere come Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, la Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano.

La prima sezione della mostra, dedicata a Botticelli e alla sua bottega, presenta in modo chiaro ed esaustivo la figura e l'opera dell'artista, tra i prediletti di Lorenzo il Magnifico. I capolavori ripercorrono le diverse fasi della vita dell'artista, autentico interprete dei profondi mutamenti sociali, politici, culturali e artistici che si registrarono a Firenze nella seconda metà del Quattrocento. In mostra sono presenti anche opere di Filippo Lippi, di Filippino e di altri grandi artisti, come Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio.

La seconda parte dell'esposizione
testimonia, attraverso indiscussi capolavori dell'arte contemporanea dagli anni Sessanta a oggi, come Botticelli sia l'artista a cui tutta la nostra cultura visiva fa riferimento, il perno attorno al quale far ruotare il concetto stesso di bellezza. A lui hanno guardato artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi, ma anche in anni immediatamente successivi figure come Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso. Le influenze di Botticelli si ritrovano nelle opere di artisti internazionali come Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani, John Currin; rivivono nella moda e nel cinema, invadono le riviste patinate su cui posa Kate Moss e sono coprotagoniste alle foto dell’influencer più importante del mondo, Chiara Ferragni.

L'esposizione è accompagnata dalle video introduzioni alle opere di Vittorio Sgarbi, Alessandro Cecchi, Elisa Infantino, Riccardo Venturi e da un volume pubblicato da Silvana Editoriale.

Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo.

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