Willi Baumeister. Dipinti e disegni

Mostra - da martedì 24 lug 2012 | a domenica 23 set 2012

  • Willi Baumeister, "Fantasma con figura rossa", 1953

    Willi Baumeister, "Fantasma con figura rossa", 1953

  • Willi Baumeister, "Orologeria su giallo (Horologerie auf Gelb)", 1949

    Willi Baumeister, "Orologeria su giallo (Horologerie auf Gelb)", 1949

  • Willi Baumeister, "Astratto-orizzontale (Horizontal-abstrakt)", 1937

    Willi Baumeister, "Astratto-orizzontale (Horizontal-abstrakt)", 1937

  • Willi Baumeister, "KFLS", 1936

    Willi Baumeister, "KFLS", 1936

Quando
da martedì 24 lug 2012 | a domenica 23 set 2012
Prezzo
Credits
A cura di Dieter Schwarz, Manuel Fontán del Junco e Alessandra Tiddia
Dove
Mart Rovereto
Tipologia
Mostra

Le opere presentate in questa mostra sono datate dal 1913 al 1955, anno della morte dell’artista, e offrono quindi una panoramica completa della produzione di Baumeister.
I disegni – tanto numerosi quanto i dipinti, nonostante molti siano stati distrutti dall’artista stesso – vanno considerati come opere a se stanti, e solo in rari casi come strumenti preparatori. Il percorso artistico di Willi Baumeister verso un totale abbandono della figurazione è in gran parte rappresentativo dell’evoluzione della pittura astratta in Germania e nel resto dell’Europa. Fin dalle prime opere, principalmente quadri-parete e collages non figurativi sul tema dell’uomo e della macchina, traspare un desiderio di astrazione e di ricerca dell’autonomia di forma e colore che accompagnerà tutta la sua attività artistica. Baumeister porta avanti un’indagine del tutto personale tra forma, colore e superficie a discapito del Naturalismo e dell’Espressionismo in voga in Germania nei primi decenni del novecento.

In questa tendenza si nota l’influenza esercitata da Oskar Schlemmer, Oskar Kokoschka e Alfred Loos, il primo conosciuto alle lezioni di Adolf Hölzel, gli altri durante un viaggio a Vienna. La ricerca di Baumeister è rivolta alle forme geometriche fondamentali – rettangoli, triangoli e cerchi – combinate in strutture a rilievo che rinforza con contrasti di colore e con l’impiego di materiali quali cartone, compensato e lamiere di metallo. Questa caratteristica rende evidente la sua affinità al cubismo e al purismo di Le Corbusier, conosciuto a Parigi nel 1924 assieme a Fernard Léger. Questa fase creativa è perfettamente rappresentata in mostra da opere come “Figura inclinata” e “Testa”, entrambe del 1920, nelle quali elementi orizzontali, verticali e diagonali, rotondi e spigolosi, si combinano per creare forme umane ideali. In collaborazione con la Fundación Juan March di Barcellona, Archivio Baumeister del Kunstmuseum Stuttgart, Kunstmuseum Winterthur e Willi Baumeister Stiftung.

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